Il mondo sommerso
No, non è la citazione del romanzo fantascientifico di J.G. Bsllard del 1962, non è un mondo irreale, inventato, ma invece è realissimo !!!…e fino a qualche anno fa ne ero del tutto ignara.
Mi ricordo vagamente che una volta all' anno io e mia madre o, meglio, mia madre con me al seguito, ci recavamo (nel periodo natalizio) presso la tal rosticceria a comperare una massa informe piccolina di color marrone che piaceva tanto a mio nonno Raul....era il suo dono di Natale......lui sì che era un buongustaio…mentre io invece mangio per vivere.
Ad ogni modo, tra le persone che ho conosciuto in questi anni, una di queste ha portato alla luce dei miei occhi, il " Tartufo" ..., l’oro delle nostre tavole, il lusso che nasce dalla terra…situato nelle viscere della terra (sto un po’ enfatizzando) ma cmq. certamente nascosto a quei tonni come me che non ne hanno mai saputo niente nonostante risieda in terra interessata da tale prodotto.
Con il tartufo, ho scoperto tradizioni, passione, impegno e duro lavoro, l’amicizia tra addestratore ed il cane, le faide, le gelosie e le invidie; i traffici, i boschi, le piante, la Luna e la sua influenza, la tutela del territorio e tutto quanto gira intorno a questo mondo.
Poi, ho scoperto anche il gusto e l’ho apprezzato nella sua intensità e pienezza; insieme a lui però ho apprezzato il contesto, sapendo bene lo sforzo ed il lavoro che c'è dietro alla sua ricerca…apprezzando come non mai il lavoro congiunto del tartufaio e del suo compagno fidato...
Ad Alba, ho persino assistito ad una gara di tartufi; l’ospite d' onore era il filosofo Paolo Crepet, che mi ha emozionata con il suo discorso incentrato sul custodire le tradizioni e tramandarle ai giovani.
PS a proposito...siamo a settembre…la stagione si è appena aperta!
Con affetto e passione
Vostra T.L.